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Le lezioni prevedono sempre un riscaldamento che si ispira ai principi della tecnica release, allo yoga e al floor work.

Seguono momenti di studio che possono variare a seconda della strada che si delinea nel momento stesso in cui la lezione si svolge, in un continuo intreccio di danze, emozioni e sensazioni, vivendo la libertà di poter prendere spunto sia da varie tecniche di danza moderna (come la Cunningham o la Horton), compresa la danza classica, sia dalla tecnica Release, Contact, Improvisation, Floor work e Tai Chi, tutte combinate ad una ricerca sul peso del corpo, la sua tensione e abbandono, la sospensione nella continua percezione della fluidità del movimento. Si fa esperienza così di una commistione di generi che trovano tutti insieme una logica nell’ascolto del gesto che può nascere spontaneo, per essere poi sostenuto dalle leggi del movimento, senza mai esserne intrappolati.

Ogni lezione si crea da sé, traducendosi in una risultante degli incontri umani che in essa avvengono, nel rispetto delle rispettive esperienze, emotività e quindi individualità. Spesso sono inseriti momenti di improvvisazione e composizione.

Sono favoriti momenti di “ascolto” degli stessi partecipanti nei confronti dei compagni di corso, col fine di poter individuare nelle espressioni gestuali degli altri parti di sé conosciute e parti di sé ancora da voler cercare ed eventualmente esplorare.